Nasce il primo Vademecum pensionistico per i lavoratori stranieri in Italia

 

Nasce il primo Vademecum pensionistico per i lavoratori stranieri in Italia, una bussola per orientarsi nel labirinto delle misure e dei complessi meccanismi del sistema previdenziale, spesso un vero e proprio tabù per “nativi” e non.

Disponibile in sei lingue, inglesefrancesetedescospagnoloucrainoarabo, selezionate per raggiungere la più ampia platea di stranieri presenti sul territorio, il “Vademecum”, preparato da Confindustria Bergamo, con il supporto del Patronato Acli, è scaricabile liberamente dal sito www.confindustriabergamo.it e verrà aggiornato anche in relazione a eventuali modifiche che dovessero intervenire con la prossima Legge di Bilancio.

Un’iniziativa inedita e originale, che si lega alla ormai consolidata presenza sul nostro territorio di persone straniere, sempre più integrate sul piano lavorativo e, in prospettiva, anche pensionistico.

Secondo i dati Inps 2022 i lavoratori stranieri in provincia di Bergamo sono oltre 83.000, di cui l'84% proveniente da paesi extra-UE. Più di 75.000, pari al 91%, sono lavoratori dipendenti. I paesi maggiormente rappresentati sono Romania, Marocco e Albania. Le aree geografiche più rappresentate sono l'Europa Centro-Orientale extra UE, con il 21%, e l'Africa Settentrionale, con il 17%. Segue a ruota l’insieme dell’Unione Europea con il 16%. Sempre nel 2022 risultavano poco meno di 7.000 pensionati stranieri, di cui il 66% extra-UE.

Il testo si propone come guida semplice ed essenziale per la comprensione nel sistema italiano da parte dei lavoratori stranieri  - che secondo la nostra normativa sono equiparati agli italiani anche nel godimento dei diritti previdenziali - e include le principali nozioni relative a maturazione dei contributi, età di uscita pensionistica, particolari modalità di accesso alla pensione correlate a situazioni individuali e a totalizzazioni internazionali, che possono permettere la somma di diversi periodi di contribuzione non coincidenti accumulati in tutti i Paesi dell’Unione Europea oppure in virtù di specifiche convenzioni bilaterali stipulate fra il nostro Paese e alcuni Paesi extra-UE. 

Il sistema pensionistico italiano è percepito come un meccanismo complesso – sottolinea nella presentazione Paolo Rota, vice presidente di Confindustria Bergamo con delega alle relazioni industriali - e le difficoltà emergono soprattutto in presenza di interruzioni e riprese, compresenza di più contratti, passaggi a tempo parziale o tempo pieno, versamenti in differenti gestioni, particolarmente frequenti in riferimento al personale straniero, che spesso alterna periodi di permanenza in Italia con periodi all’estero. Ne conseguono rischi di errori di valutazione, fraintendimenti, approcci inadeguati che possono penalizzare i percorsi di inserimento e permanenza al lavoro di risorse importanti per le nostre aziende, disincentivandoli. Per agevolare quindi una maggiore conoscenza delle dinamiche pensionistiche è stato predisposto questo documento, distribuibile nelle imprese del territorio”.

Le indicazioni del Vademecum valgono come primo orientamento a cui sarà sempre opportuno far seguire un contatto diretto con enti e amministrazioni competenti, patronati e sedi territoriali Inps per poter ottenere indicazioni operative più dettagliate in riferimento alla propria condizione contributiva.