Osservatorio Confindustria Bergamo – Agenzie per il Lavoro:
si conferma la carenza di tecnici e operai specializzati

Nel quarto trimestre del 2022 sono diminuite del 6,2% le richieste di lavoro in somministrazione, rispetto ai tre mesi precedenti. Resta invece positivo (+7,8%) il confronto con il corrispondente trimestre 2021. Anche nell’ultima rilevazione permangono e, in alcuni casi si accentuano, i problemi di reperimento di alcune figure professionali, in particolare per quanto riguarda i tecnici e gli operai specializzati.

Sono alcuni degli spunti che emergono dall’analisi dell’Osservatorio Confindustria Bergamo – Agenzie per il Lavoro, attivo dal 2021, con rilevazioni trimestrali sulle richieste e sui profili più critici. Nel quarto trimestre del 2022, il gruppo professionale dei conduttori di impianti si conferma quello maggiormente ricercato, con una quota del 30,6%, nonostante un calo nella sua incidenza percentuale rispetto allo scorso trimestre (35%). A seguire, per numerosità, il personale non qualificato con una quota pari al 24,8%. Si segnalano, infine, le richieste per gli addetti al commercio (14,1%) - la cui quota decresce rispetto al terzo trimestre 2022 - per gli operai specializzati (12,6%), per i tecnici (11,1%) e per gli impiegati esecutivi (6,9%).

I dati dell’ultimo trimestre 2022 permettono anche di delineare l’evoluzione su base annuale: complessivamente in dodici mesi la domanda di lavoratori in somministrazione da parte delle imprese è aumentata del 27%. Il valore generale, tuttavia, risulta essere una media tra un primo semestre in crescita e un secondo semestre in rallentamento. 

In particolare, le richieste di lavoratori in somministrazione flettono per il secondo trimestre consecutivo. Il calo è principalmente dovuto alla diminuzione della domanda di addetti al commercio - a causa anche di fattori stagionali - e di conduttori di impianti, da mettere in relazione con il rallentamento dell’attività industriale nella seconda metà dell’anno.

La domanda di lavoratori in somministrazione cresce invece del +7,8% se confrontata con lo stesso periodo del 2021.

Tornando all’analisi del quarto trimestre 2022, rispetto alla composizione delle richieste per gruppi professionali, gli operatori di catene di montaggio automatizzate e di robot industriali (12,9%) permangono in cima alla graduatoria, seguiti dagli addetti allo spostamento e alla consegna merci (10,3%). Tra i conduttori di impianti, si trovano al quinto e al sesto posto i conduttori di macchinari per la lavorazione della gomma (4,1%) e gli addetti all’assemblaggio dei prodotti industriali (3,0%).

Tra il personale non qualificato, si ritrovano in terza e quarta posizione i non qualificati nella manifattura (7,8%) e gli addetti nei servizi di pulizia (4,6%).
Il gruppo degli operai specializzati mantiene quattro figure professionali presenti in graduatoria. La figura maggiormente richiesta all’interno di questo gruppo è quella dei montatori e manutentori (2,3%), seguita dai fonditori e saldatori (2,0%), dagli installatori di apparecchiature elettroniche (1,9%) e, in ventesima posizione, dagli operai specializzati nella meccanica di precisione (1,3%).

Anche in questo contesto permangono e, in alcuni casi si accentuano, i problemi di reperimento di alcune figure professionali, in particolare per quanto riguarda i tecnici e gli operai specializzati.

In linea con le rilevazioni precedenti, i profili per i quali le Agenzie per il Lavoro segnalano l’alto numero di richieste e l’elevata difficoltà nel trovare candidati sono i fonditori/saldatori, i montatori/manutentori e gli installatori di attrezzature elettroniche e gli specializzati nella meccanica di precisione.

Viene infine confermata la difficoltà da parte delle imprese di reperire diverse figure tecniche: in particolare ci sono criticità per i tecnici in campo ingegneristico, per i tecnici gestione processi e i tecnici della salute. Diminuiscono infine le criticità per gli operatori di robot industriali, segnalati con una difficoltà di reperimento intermedia. Sulla stessa linea anche i profili del personale non qualificato.

“L’analisi dei dati dell’Osservatorio – sottolinea Paolo Piantoni, Direttore Generale di Confindustria Bergamo – conferma che la dinamica del lavoro nella nostra provincia si è mantenuta vivace. Anche se nella seconda parte del 2022 si è manifestato un rallentamento delle richieste da parte delle imprese industriali e un ridimensionamento della domanda di lavoratori non qualificati, il confronto con il 2021 resta positivo. L’ultima rilevazione mette inoltre in luce che la carenza di operai specializzati e di alcune figure tecniche è diventata una caratteristica strutturale del nostro tessuto economico. Il dato emerge anche dal recente rapporto annuale Excelsior che evidenzia come a Bergamo nel 2022 le richieste di personale sono complessivamente aumentate del 15% e contemporaneamente è cresciuta la difficoltà di reperimento, soprattutto per la mancanza di candidati, che riguarda poco meno della metà dei casi. Il cambiamento in atto è ormai una costante del nostro sistema e sta generando nuovi approcci da parte delle imprese, che sono sempre più consapevoli della necessità di mettere a punto politiche per migliorare la loro attrattività e intercettare meglio bisogni e aspettative delle giovani generazioni”.