Credito, finanza e Confidi

13

mar

2024

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

DICHIARAZIONE CBAM | QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ

AMBIENTE, CREDITO, FINANZA E CONFIDI, DIREZIONE, DOGANE, ENERGIA, ESG, FISCO E DIRITTO D'IMPRESA, INTERNAZIONALIZZAZIONE

Per info

Lania Stefano
Tel. 035 275 223
Sala Francesca
Tel. 035 275 203

Il Carbon Border Adjustment Mechanism - CBAM è il nuovo dazio ambientale introdotto dal Regolamento UE 10 maggio 2023, n.956.
Il Regolamento stabilisce che – a decorrere dall’ultimo dicembre 2023 e fino all’ultimo trimestre 2025 – debba essere presentata una dichiarazione relativa alla quantità di merci importate e alle emissioni in esse incorporate.
 
Il 31 gennaio è scaduto il termine per presentare la prima dichiarazione CBAM, termine successivamente prorogato al 1° marzo a causa di difficoltà tecniche relative al funzionamento del registro CBAM.
Tuttavia, numerose aziende ci hanno comunicato di aver riscontrato anche altri problemi relativi all’applicazione di questo Regolamento.
 
Durante la fase transitoria la Commissione realizzerà una revisione del funzionamento del CBAM, prima dell'entrata in vigore del periodo definitivo, al fine di migliorare i processi legati a questo Regolamento.
 
Allo scopo di prendere atto delle difficoltà riscontrate dalle aziende associate, abbiamo predisposto un breve e semplice questionario a cui è possibile accedere tramite il seguente link:
 
 
Sarà possibile inviare risposte fino al 4 aprile alle ore 12:00.
 
Le risposte, raccolte in forma anonima, saranno inviate a BusinessEurope[1] che redigerà un documento contenente raccomandazioni per la Commissione.
Ogni risposta rappresenterà un utile contributo alla semplificazione di questa complessa dichiarazione.
 
Invitiamo quindi tutte le società interessate a compilare il questionario, indicando le difficoltà incontrate.

[1] BusinessEurope è la Confederazione delle imprese europee. È un gruppo di lobby che rappresenta le imprese di tutte le dimensioni nell’Unione Europea ed è composto da 40 organizzazioni nazionali dell’industria (fra cui Confindustria) e dei datori di lavoro.