CONFINDUSTRIA BERGAMO E LE BANCHE DEL TERRITORIO LANCIANO

“FINANZA SUBITO” PER SOSTENERE LA FASE 2

Da Confindustria Bergamo un primo esempio di supporto concreto
per ridurre i tempi di accesso al credito alle aziende del territorio bergamasco
e rilanciare il tessuto produttivo
 Il protocollo sottoscritto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo, UBI Banca e Unicredit

 Confindustria Bergamo e le banche Banco BPM, Intesa Sanpaolo, UBI Banca e Unicredit hanno firmato l’accordo “Finanza Subito” per aprire la strada ai finanziamenti verso le aziende del territorio. L’intesa rappresenta un primo esempio di collaborazione concreta all’interno della filiera creditizia: Confindustria Bergamo supporterà le imprese con uno “sportello virtuale” di professionisti dedicati per l’accompagnamento nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; le banche si impegneranno a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità.

Il team di Confindustria Bergamo si comporrà di 7 professionisti dedicati che accompagneranno l’impresa a definire il suo fabbisogno finanziario, saranno di supporto nell'interpretare i provvedimenti governativi, suggeriranno gli strumenti di credito più adeguati e aiuteranno nella preparazione e presentazione delle pratiche; le banche collaboreranno con Confindustria Bergamo per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate.

Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento;  tutti gli attori coinvolti – ognuno nell’ambito delle proprie competenze - interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.

Come è emerso anche dal primo Osservatorio di Confindustria Bergamo sulle imprese, il fermo delle attività produttive e il generale rallentamento dell’export ha generato un blocco di vendite e incassi, a fronte di spese non derogabili e di costi fissi, e, pertanto, una conseguente crisi di liquidità.

La ripartenza sta avvenendo in modo rallentato, impedendo un veloce recupero in termini di fatturato e di flussi di entrata.  In questo contesto, la disponibilità della liquidità finanziaria è presupposto fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e il ritorno all’operatività. L’accordo “Finanza Subito” va dunque nella direzione di mettere ogni attore della filiera produttiva bergamasca in condizione di ripartire e di riavviare la propria attività potendo contare sul sostegno al credito garantito dai principali istituti bancari.

“Finanza Subito” prevede anche la possibilità di accedere a prefinanziamenti di urgenza finanziaria non compatibili con i tempi previsti dai decreti e l’applicazione di condizioni economiche di riguardo, previa valutazione della fattibilità di questi ulteriori sostegni per ogni singolo caso. Le banche, inoltre, agevoleranno i meccanismi di prefinanziamento e di anticipazione della Cassa Integrazione nell’ambito dell’accordo ABI/Confindustria e collaboreranno con Confindustria Bergamo per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica delle pratiche, impegnandosi per la rapida soluzione di eventuali criticità.

L’intesa “Finanza Subito” nasce e si svilupperà sulla base di un comune impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti a confrontarsi in modo sistematico sul buon funzionamento e sullo stato dell’arte dell’accordo, con l’unico obiettivo comune di non far mancare quell’ “ossigeno finanziario” necessario alle imprese per affrontare con sicurezza la sfida della ripartenza.

Dichiara Aniello Aliberti, vice-presidente di Confindustria Bergamo: “Fin dall’avvio dell’Emergenza Covid, in qualità di presidente del Comitato Piccola Industria con delega al credito e alla finanza, ho raccolto le grida di allarme delle piccole medie imprese sul tema liquidità: la gran parte di queste si ritrova oggi con un fatturato ridotto, impegni con i fornitori da onorare, costi fissi da sostenere e uno scenario di ripartenza molto incerto. Da qui l’esigenza di mettere in atto un progetto di sistema con il coinvolgimento delle principali banche del territorio. Questo accordo, che non a caso abbiamo chiamato “Finanza Subito”, interviene su uno degli aspetti più critici, quello della disponibilità finanziaria delle imprese:  in questa fase è fondamentale che le banche si organizzino abbattendo in modo drastico le tempistiche e le procedure abituali. Da parte nostra vogliamo offrire alle imprese tutto il nostro supporto, soprattutto in fase di determinazione del fabbisogno finanziario emergente e per il corretto approccio da tenere durante la richiesta alla banca: a questo scopo abbiamo anche costruito un tool di cash flow a misura di pmi. L’accordo è aperto all’adesione anche di altri istituti che ritenessero di fare squadra con noi per le imprese del territorio”.

“Si tratta di un accordo molto importante per il nostro territorio” - spiega Roberto Perico, Responsabile della Direzione Territoriale Bergamo Brescia Lario (Creberg) di Banco BPM - “Un territorio che ha bisogno di fiducia e di azioni concrete per ripartire dopo che questa emergenza sanitaria l’ha duramente colpito in primo luogo negli affetti, ma poi anche nell’economia. Oltre a ringraziare tutti gli operatori sanitari della nostra città e provincia, che si sono spesi con tutte le loro forze e capacità per cercare di salvare più vite possibile, è doveroso da parte nostra dare un aiuto tangibile, negli ambiti di nostra competenza, a tutte le famiglie e le aziende che in questo momento si trovano in grande difficoltà. Ed è per questo che abbiamo accolto con grande senso di responsabilità la proposta di Confindustria Bergamo per fornire - come istituto di credito - gli strumenti necessari per dare seguito a questo intento e ritengo che con questo accordo si sia fatto un passo davvero importante in questa direzione”.

Dichiara Tito Nocentini, Direttore Regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo: “Con questo accordo intendiamo dare un ulteriore segnale di fiducia al sistema imprenditoriale e una risposta più rapida ed efficace alle aziende bergamasche, che si inserisce perfettamente nell’insieme di iniziative già messe in atto da Intesa Sanpaolo per questo territorio dal principio dell’emergenza: abbiamo stanziato 5 miliardi di risorse, oltre ad essere operativi da subito su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto liquidità per fornire il supporto necessario alle pmi ma anche alle imprese di grandi dimensioni attraverso il Fondo di Garanzia e con Sace, fortemente fiduciosi nelle capacità e nella resilienza degli imprenditori che consentiranno al sistema produttivo di recuperare rapidamente terreno e di riposizionarsi in maniera vincente nello scenario post crisi.”

“La partecipazione di UBI Banca all’iniziativa di Confindustria Bergamo rappresenta un’ulteriore testimonianza del legame storico con il tessuto produttivo di questo territorio, afferma Luca Gotti, Responsabile Macroarea Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca. Il piano Rilancio Italia, varato dal nostro istituto di credito poco dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria, condivide gli obiettivi di Confindustria e punta a pianificare un rapido percorso di ripresa, consentendo alle imprese di una delle provincie produttive più importanti d’Europa, grazie ad una varietà di strumenti di credito a disposizione, di mantenere la capacità competitiva”. 

“Questo accordo va nella direzione di assicurare alle aziende del territorio bergamasco un supporto concreto e immediato, afferma Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit. Come Banca del territorio ci siamo mossi fin dall’inizio dell’emergenza per assicurare nuove linee di credito e la sospensione dei finanziamenti alle aziende bergamasche e lombarde. In questi giorni, in linea con il decreto Liquidità, stiamo processando migliaia di richieste di prestiti fino a 25mila euro e finanziamenti di importi superiori nei limiti previsti dal Fondo Centrale. Siamo molto attivi anche su finanziamenti con garanzia Sace”.

 

Bergamo, 6 maggio 2020