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14

nov

2022

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

DICHIARAZIONE NON FINANZIARIA. APPROVATA LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA CSRD SULLA COMUNICAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ.

AMBIENTE, ESG, FISCO E DIRITTO D'IMPRESA, LAVORO E PREVIDENZA, SICUREZZA

Per info

Fiandri Roberto
Tel. 035 275 262
Lania Stefano
Tel. 035 275 223
Berlendis Fabrizio
Tel. 035 275 287

Il 10 novembre u.s. il Parlamento Europeo ha adottato in via definitiva la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che prevede differenti fasi di applicazione:

Tale Direttiva prevede differenti fasi di applicazione:

  • · Dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico (con più di 500 dipendenti) già soggette alla Direttiva sulla Dichiarazione Non Finanziaria (Non Financial Reporting Directive – NFRD), con reportistica pubblicata congiuntamente al bilancio relativo al medesimo anno.

Per le società con esercizio coincidente con l’anno solare, tali informazioni saranno quindi contenute nel bilancio pubblicato nel 2025.

  • · Dal 1° gennaio 2025 per le grandi imprese non ancora soggette alla Direttiva sulla Dichiarazione Non Finanziaria, ossia quelle che, alla data di chiusura dell’esercizio, superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti:

a) totale dello stato patrimoniale: 20.000.000 euro;

b) ricavi netti delle vendite e prestazioni: 40.000.000 euro;

c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 250.

Per le società con esercizio coincidente con l’anno solare, tali informazioni saranno quindi contenute nel bilancio pubblicato nel 2026.

  • · Dal 1° gennaio 2026 per le PMI quotate (ad esclusione delle micro-entità) ossia quelle che alla data di chiusura dell’esercizio non superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti:

a) totale dello stato patrimoniale: 20.000.000 euro;

b) ricavi netti delle vendite e prestazioni: 40.000.000 euro;

c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 250.

Per le società con esercizio coincidente con l’anno solare, tali informazioni saranno quindi contenute nel bilancio pubblicato nel 2027.

Le PMI possono scegliere, con adeguata motivazione, di non adempiere fino al 2028.

 

La Direttiva prevede inoltre

  • · obbligo di certificazione: la reportistica deve essere certificata da un revisore o da un certificatore indipendente accreditato;
  • · estensione alle imprese non europee: l'obbligo di presentare una relazione sulla sostenibilità si applica a tutte le imprese che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di euro nell'UE e che hanno almeno un'impresa figlia o una succursale nell'UE.

 

La Commissione adotterà atti delegati che integrano la Direttiva per stabilire i princìpi di rendicontazione di sostenibilità (European Sustainability Reporting Standards - ESRS). Tali princìpi specificheranno le informazioni che le imprese dovranno comunicare secondo le tempistiche sopra descritte.