Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

AGEVOLAZIONE | 2015-06-10

CONTRATTI DI SVILUPPO: CONDIZIONI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI - DM 9-12-2014

Ambito agevolazione: NAZIONALE
Dimensione beneficiari: CONSORZIO,COOPERATIVA

DESCRIZIONE

Agevolazioni finanziarie dirette a favorire, attraverso la sottoscrizione di Contratti di sviluppo, la realizzazione di investimenti rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno.

Aggiornamento: Decreto ministeriale del 2.11.2021 - Gazzetta ufficiale dell'8.1.2022 - Modifiche al decreto del 9 dicembre 2014 in materia di contratti di sviluppo.


Interventi ammissibili

I Contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o piu' imprese, di uno dei seguenti programmi di sviluppo:

  • a) programma di sviluppo industriale;
  • b) programma di sviluppo per la tutela ambientale;
  • c) programma di sviluppo di attivita' turistiche.

I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali, materiali e immateriali, funzionali alle finalita' dei programmi di sviluppo. Gli oneri relativi alle suddette opere, compresi quelli di progettazione, sono integralmente a carico delle risorse pubbliche. Solo ove sia accertata la carenza, totale o parziale, di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti, la relativa copertura puo' essere garantita attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo.

Programma di sviluppo industriale

Il programma di sviluppo industriale deve riguardare un'iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi, per la cui realizzazione sono necessari:

  • uno o piu' progetti d'investimento relativi a investimenti produttivi,
  • progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,

strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

Per quanto riguarda i progetti relativi ad investimenti produttivi, le agevolazioni possono essere concesse a fronte di interventi volti:

  • a) alla realizzazione di nuove unita' produttive;
  • b) all'ampliamento di unita' produttive esistenti;
  • c) alla diversificazione della produzione di un'unita' produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;
  • d) a un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unita' produttiva esistente.

Per quanto riguarda i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, le agevolazioni possono essere concesse a fronte della realizzazione di attivita' finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Programma di sviluppo per la tutela ambientale

I programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare un'iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell'ambiente, per la cui realizzazione sono necessari uno o piu' progetti per la tutela ambientale ed, eventualmente, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione all'obiettivo di salvaguardia ambientale del programma.

Le agevolazioni possono essere concesse a fronte di progetti d'investimento per la tutela ambientale volti a:

  • a) innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attivita' dell'impresa proponente al di la' delle soglie fissate da norme comunitarie applicabili, indipendentemente dall'esistenza di una normativa nazionale obbligatoria piu' rigorosa delle norme comunitarie;
  • b) innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attivita' dell'impresa proponente in assenza di norme comunitarie;
  • c) consentire alle sole PMI di adeguarsi a nuove norme comunitarie che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore;
  • d) consentire risparmi energetici da parte delle imprese beneficiarie;
  • e) realizzare un impianto di cogenerazione ad alto rendimento.

Programma di sviluppo di attivita' turistiche

Il programma di sviluppo di attivita' turistiche deve riguardare un'iniziativa imprenditoriale finalizzata allo sviluppo dell'offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualita' dell'offerta ricettiva, delle necessarie attivita' integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico ed, eventualmente, per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli investimenti da realizzare, delle attivita' commerciali, per la cui realizzazione sono necessari uno o piu' progetti d'investimento strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla caratterizzazione del territorio di riferimento.

Con la direttiva del 19 marzo 2021, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 aprile 2021, il Ministero delle Sviluppo economico ha approvato le norme attuative delle disposizioni in materia di contratti di sviluppo nel settore turistico contenute nella legge di Bilancio 2021 (legge n. 178-2020).

In particolare, la manovra 2021 ha stabilito che:

  • la soglia di accesso allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo è ridotta da 20 milioni a 7,5 milioni di euro per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese ovvero il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse e l’importo minimo dei progetti d’investimento è conseguentemente ridotto a 3 milioni di euro,
  • i programmi di sviluppo riguardanti esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli possono essere accompagnati da investimenti finalizzati alla creazione, alla ristrutturazione e all’ampliamento di strutture idonee alla ricettività e all’accoglienza dell’utente, finalizzati all’erogazione di servizi di ospitalità connessi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Le risorse stanziate per queste tipologie di investimenti ammontano a 100 milioni di euro per l’anno 2021 e a 30 milioni di euro per l’anno 2022.

Con Decreto ministeriale del 2 agosto 2017 è stato istituito il regime di aiuto dei Contratti di sviluppo agroindustriali.

In particolare, al fine di rafforzare la struttura produttiva agroindustriale e assicurare una produzione alimentare redditizia, le agevolazioni possono essere concesse, a favore di imprese di qualsiasi dimensione, per la realizzazione di progetti di investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, rientranti nelle seguenti tipologie:

  • a) creazione di una nuova unita' produttiva;
  • b) ampliamento della capacita' di un'unita' produttiva esistente;
  • c) riconversione di un'unita' produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attivita' economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
  • d) ristrutturazione di un'unita' produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l'introduzione di un nuovo processo produttivo o l'apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilita' nello svolgimento dell'attivita' economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, riduzione dell'impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.

Con direttiva ministeriale del 19 novembre 2020, pubblicata sul sito del MISE il 3 dicembre 2020, è stato approvato il finanziamento a programmi di sviluppo coerenti con il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile.

Le risorse disponibili, pari a 100 milioni di euro, sono destinate agli interventi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese produttrici di beni e di servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto.

In particolare sono finanziati programmi finalizzati:

  • allo sviluppo e alla produzione di nuove architetture di autobus, nell’ottica della migrazione verso sistemi di alimentazione alternativa, dell’alleggerimento dei veicoli, della digitalizzazione dei veicoli e dei loro componenti; 
  • all’ottimizzazione e produzione di sistemi di trazione a minore impatto ambientale;
  • alla creazione e/o all’ottimizzazione di filiere industriali per la produzione di componentistica per autoveicoli per il trasporto pubblico e lo sviluppo di nuove tecnologie IoT applicate al trasporto pubblico;
  • allo sviluppo, alla standardizzazione ed all’industrializzazione di sistemi di rifornimento e di ricarica, nonché allo sviluppo di tecnologie finalizzate alla produzione di sistemi per la “smart charging” di autobus elettrici.

Beneficiari

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere.

I destinatari delle agevolazioni sono:

  • l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto
  • le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo
  • i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.

Il Contratto di sviluppo può inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete (legge 33 del 9 aprile 2009). In tal caso l’organo comune, appositamente nominato, agisce come mandatario dei partecipanti al Contratto e assume in carico tutti gli adempimenti nei confronti di Invitalia. 

Procedure di Fast Track

Nell'ambito dei Contratti di sviluppo sono previste due procedure di Fast Track a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni e di significativo impatto sul sistema produttivo.

  • Accordo di Sviluppo 
  • Accordo di Programma.

Accordo di Sviluppo

L'Accordo di Sviluppo prevede l'accesso a una corsia preferenziale, con tempi di istruttoria ridotti e un maggior coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche, per progetti di grandi dimensioni che prevedono investimenti ammissibili per almeno 50 milioni di euro (20 milioni per il settore della trasformazione dei prodotti agricoli).

In base alla nuova normativa, la rilevanza strategica di un progetto si riscontra se il programma di investimenti presenta almeno due dei seguenti elementi distintivi:

  • significativo impatto occupazionale, inteso come creazione di nuovi posti di lavoro
  • capacità di attrazione degli investimenti esteri
  • coerenza con le direttrici di Industria 4.0
  • rilevante impatto ambientale.

Per il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è necessario, inoltre, che il progetto presentato riceva una valutazione positiva sul potenziale impatto diretto e indiretto sulla filiera allargata a livello regionale e/o nazionale.

Accordo di Programma

L'Accordo di Programma (sottoscritto da Ministero, Invitalia, Regioni, enti pubblici e imprese) è individuato in base a:

  • localizzazione del progetto di investimento in un’area di crisi è possibile attivare l’accordo di programma, o in alternativa almeno due dei seguenti requisiti:
  • localizzazione del programma in un’area con un elevato tasso di disoccupazione
  • recupero o riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate
  • rilevanti innovazioni di prodotto o di processo
  • rilevante presenza sui mercati esteri
  • sviluppo del programma all’interno di un distretto turistico con proposte di destagionalizzazione dei flussi per stabilizzare l’offerta turistica

Per il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è necessario che il progetto presentato riceva una valutazione positiva sul potenziale impatto diretto e indiretto sulla filiera allargata a livello regionale e/o nazionale.

Con la direttiva del 15 aprile 2020 il Ministero dello sviluppo economico ha stanziato nuovi fondi per le procedure Fast Track dedicati ai progetti nell'ambito della green economy (sostenibilità ambientale ed economia circolare) e nel settore biomedicale e della telemedicina (rafforzamento del sistema nazionale di produzione di dispositivi, tecnologie e servizi di prevenzione delle emergenze sanitarie).

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 novembre 2021 sono state apportate ulteriori modificazioni al decreto 9 dicembre 2014, recante la disciplina attuativa dei Contratti di sviluppo, volte a:

  • aggiornare i requisiti per la concessione delle agevolazioni per i programmi di sviluppo industriale e di sviluppo turistico, con l’intento di agevolare i programmi maggiormente qualificati,
  • a rendere ulteriormente selettivo il ricorso alla procedura finalizzata alla sottoscrizione di Accordi di sviluppo (procedura fast track),
  • ad introdurre ulteriori specificazioni relativamente all’iter amministrativo,
  • abrogare la procedura relativa alla sottoscrizione degli Accordi di Programma,
  • integrare le disposizioni già previste dalla direttiva ministeriale del 19 aprile 2021 finalizzate a sostenere il settore del turismo nelle aree interne del paese.

Risorse

Allo strumento dei Contratti di sviluppo sono state assegnate, a partire dal 2014, risorse finanziarie per 4.975,3 milioni di euro, come di seguito dettagliato:

  • 250 milioni di euro di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione-FSC 2014-2020 (Deliberazione CIPE n. 33/2015)
  • 336,3 milioni di euro di risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività FESR 2014-2020 (decreti del Ministro dello sviluppo economico del 29 luglio 2015 e del 21 maggio 2018)
  • 352,2 milioni di euro di risorse del Programma nazionale complementare “Imprese e competitività 2014-2020” (Deliberazione CIPE n. 10/2016)
  • 90 milioni di euro di risorse del Fondo per la crescita sostenibile (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 agosto 2016, successivamente modificato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 2 agosto 2017 e decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2017)
  • 20 milioni di euro di risorse del Fondo per la crescita sostenibile destinati ad interventi nel capitale di rischio (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 marzo 2018)
  • 1.745,6 milioni di euro del “Piano imprese e competitività FSC 2014-2020” (Deliberazioni CIPE n. 25/2016, n. 52/2016 e n. 14/2018)
  • 88,7 milioni di euro destinati a programmi di sviluppo promossi da piccole e medie imprese nel territorio della regione Sicilia
  • 112,5 milioni di euro di risorse assegnate dalla legge di bilancio per il 2019 (articolo 1, comma 202, della legge 30 dicembre 2018, n. 145)
  • 200 milioni di euro di risorse assegnate dalla legge di bilancio per il 2020 (articolo 1, comma 231, della legge 27 dicembre 2019, n. 160)
  • 400 milioni di euro di risorse assegnate dal decreto-legge Cura Italia (articolo 80 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18)
  • 500 milioni di euro di risorse assegnate dal decreto-legge Agosto (articolo 60, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104)
  • 100 milioni di euro di risorse assegnate dal decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti, 17 gennaio 2020 destinati al consolidamento della filiera produttiva del trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto
  • 130 milioni di euro di risorse assegnate dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, destinati al finanziamento di programmi di sviluppo turistici realizzati nelle aree interne del Paese ovvero che prevedono il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse e per programmi riguardanti esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli accompagnati da investimenti finalizzati all’erogazione di servizi di ospitalità connessi alle suddette attività.
  • 200 milioni di euro di risorse assegnate dal decreto-legge Sostegni (articolo 20, commi 7, 8, 9, 10 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41) destinati a sostenere gli investimenti finalizzati alla ricerca e alla riconversione industriale nel settore biofarmaceutico verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini.
  • 450 milioni di euro di risorse assegnate dalla legge di bilancio per il 2022.

Il Contratto di sviluppo è stato, inoltre, selezionato quale misura attuativa di taluni investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia e, in particolare:

  • Investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive” (Missione 1, Componente 2), con una dotazione di 750 milioni di euro;
  • Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” (Missione 2, Componente 2), con una dotazione di 1 miliardo di euro.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra di loro:

  • finanziamento agevolato,
  • contributo in conto interessi,
  • contributo in conto impianti,
  • contributo diretto alla spesa.

L'utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento.

L'importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di sviluppo, con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste, non deve essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivita' di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Per effetto della legge di Bilancio 2021, la soglia di accesso allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo è ridotta da 20 milioni a 7,5 milioni di euro anche per i programmi di investimento nel settore turistico che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese ovvero il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse e l’importo minimo dei progetti d’investimento è stato conseguentemente ridotto a 3 milioni di euro.

L'eventuale finanziamento agevolato e' concesso in termini di percentuale nominale rispetto alle spese ammissibili e deve essere assistito da idonee garanzie ipotecarie, bancarie e/o assicurative.

Il finanziamento agevolato ha una durata massima di dieci anni oltre a un periodo di utilizzo e preammortamento commisurato alla durata dello specifico progetto facente parte del programma di sviluppo e, comunque, non superiore a quattro anni.

Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20 per cento del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni, fissato sulla base di quanto stabilito dalla Commissione europea.

L'eventuale contributo in conto interessi è concesso in relazione a un finanziamento bancario a tasso di mercato destinato alla copertura finanziaria dello specifico progetto facente parte del programma di sviluppo con durata massima di dieci anni oltre a un periodo di utilizzo e preammortamento commisurato alla durata del progetto e, comunque, non superiore a quattro anni.

La misura del contributo, rapportata al tasso d'interesse effettivamente applicato al finanziamento bancario, e' fissata in misura pari a 400 punti base e, comunque, non superiore all'80 per cento di tale tasso.

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Con Decreto ministeriale del 2 agosto 2017 è stato istituito il regime di aiuto dei Contratti di sviluppo agroindustriali.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato e/o del contributo in conto impianti.

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Con decreto ministeriale del 23 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 giugno 2018, sono state ampliate le modalità di intervento in favore delle imprese, prevedendo la possibilità per il Soggetto gestore, ad integrazione delle agevolazioni di natura contributiva o di finanziamento già previste, di intervenire alle normali condizioni di mercato nel capitale di rischio del soggetto proponente, con l’assunzione di una partecipazione temporanea e di minoranza.

La partecipazione deve essere:

  • a) riferita ad imprese, anche di nuova costituzione, ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • b) acquisita, gestita e dismessa dal Soggetto gestore nel rispetto delle condizioni previste dal «test dell’operatore in un’economia di mercato» di cui alla Comunicazione della Commissione (2014/C 19/04), prevedendo l’apporto di risorse finanziarie da parte di investitori privati indipendenti in misura economicamente rilevante per un ammontare almeno pari al 50 per cento dell’operazione. A tal fine per investitore privato indipendente si intende colui che non è socio dell’impresa in cui investe e che, a seguito dell’investimento, a prescindere dall’assetto proprietario, sostiene interamente il rischio relativo al proprio investimento. Al momento della costituzione di una nuova società, tutti gli investitori privati, compresi i fondatori, sono considerati indipendenti dalla medesima società;
  • c) detenuta per un arco temporale non superiore a 5 anni.

Il Soggetto gestore, in aggiunta all’acquisizione della partecipazione di minoranza, può realizzare investimenti in quasi equity, compresi i prestiti obbligazionari, rilasciare garanzie o effettuare una combinazione dei predetti strumenti in favore delle impresa partecipate.

La domanda di agevolazioni deve essere presentata all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. - Invitalia, a pena di invalidita', secondo le modalita' indicate nel sito internet www.invitalia.it.

Con decreto direttoriale del 29 aprile 2015 è stato fissato il termine iniziale per la presentazione, da parte delle imprese interessate, delle istanze di accesso alle agevolazioni alle ore 12.00 del 10 giugno 2015.

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Con direttiva ministeriale del 19 novembre 2020, pubblicata sul sito del MISE il 3 dicembre 2020, è stato approvato il finanziamento a programmi di sviluppo coerenti con il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibileLe domande di agevolazione presentate saranno valutate dall’Agenzia in ordine cronologico di presentazione.

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Con la direttiva del 19 marzo 2021, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 aprile 2021, il Ministero delle Sviluppo economico ha approvato le norme attuative delle disposizioni in materia di contratti di sviluppo contenute nella legge di Bilancio 2021 (legge n. 178-2020) che rendono disponibili 130 milioni per rafforzare e sviluppare nuovi investimenti nel settore del turismo e valorizzare il sistema di ricettività e ospitalità connesso al settore della trasformazione dei prodotti agricoli.

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Con decreto direttoriale del 4 agosto 2021 il MISE ha stabilito la chiusura dei termini per esaurimento della dotazione finanziaria a decorrere dal 9 agosto 2021, fatta eccezione per le domande di agevolazione che richiedono l’accesso alle risorse di cui alle Direttive del Ministro dello sviluppo economico del 19 novembre 2020 e 19 marzo 2021, riguardanti rispettivamente un programma di interventi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese produttrici di beni e servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto e programmi di sviluppo turistici e integrazione settoriale. 

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Con decreto direttoriale del 17 settembre 2021 è disposta, a partire dalle ore 12.00 del giorno 20 settembre 2021, la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Contratto di sviluppo per i quali, con il decreto del 4 agosto 2021, era stata disposta la chiusura. 

Aggiornamenti

Con Decreto del 11 maggio 2011 il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito gli indirizzi operativi di cui all’art. 3, comma 5, del decreto del 24 settembre 2010, per la gestione dei Contratti di sviluppo.

Con Circolare 16 giugno 2011, n. 21364, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 174 del 28 Luglio 2011, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito ulteriori indicazioni operative per la gestione dell'intervento.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2011 il Decreto MSE del 11 maggio 2011, con cui sono stati definiti gli indirizzi operativi di cui all'art. 3, comma 5 del decreto del 24 settembre 2010, per la gestione dei contratti di sviluppo. Pertanto, le domande di accesso alla procedura di negoziazione potrano essere presentate a partire dal sessantesimo giorno dalla sudetta pubblicazione, ovvero dal 29 settembre 2011.

Pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico la Circolare 29 marzo 2013 n. 11345 recante modifiche ed integrazioni alla Circolare n. 21364 del 16 giugno 2011 con la quale sono state fornite alcune indicazioni operative per la concessione delle agevolazioni a valere sullo strumento dei contratti di sviluppo previsti dal decreto interministeriale 24 settembre 2010.

Con avviso dell'8 luglio 2013 sul sito di Invitalia, è stato reso noto lo stanziamento di 40 milioni di euro sui Contratti di Sviluppo, per il finanziamento di progetti di investimento da realizzare nei comuni del Cratere sismico aquilano.

Sulla Gazzetta ufficiale n. 97 del 28 aprile 2014 è stato pubblicato il decreto ministeriale del 14 febbraio 2014 concernente la riforma della disciplina dei contratti di sviluppo.

Al fine di dare continuità all’attuazione della disciplina relativa ai contratti di sviluppo approvata con il decreto ministeriale del 14 febbraio 2014 sono state ridefinite, con decreto ministeriale del 9 dicembre 2014, le modalità e i criteri per la concessione delle agevolazioni previste dallo strumento agevolativo in conformità con le disposizioni del nuovo regolamento (UE) n. 651/2014, valide per il periodo 2014-2020.

Con decreto direttoriale del 29 aprile 2015 è stato fissato il termine iniziale per la presentazione, da parte delle imprese interessate, delle istanze di accesso alle agevolazioni. La dotazione finanziaria iniziale dello strumento è di 250 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 ed aventi un vincolo di ripartizione territoriale dell’80% al Mezzogiorno e del 20% alle regioni del Centro-Nord. All’iniziale dotazione si potranno aggiungere ulteriori risorse derivanti dalla programmazione comunitaria e nazionale per il periodo 2014-2020.

Con Circolare n. 39257 del 25 maggio 2015 sono stati forniti chiarimenti in merito alla concessione delle agevolazioni per i contratti di sviluppo.

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 29 luglio 2015 sono state assegnate allo strumento agevolativo risorse del PON Imprese e Competitività 2014-2020 per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro, destinate alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Con Circolare n. 14722 del 18/02/2016, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 29 febbraio 2016, sono stati approvati i criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014- 2020 FESR, relativamente agli Assi I e III.

Con decreto ministeriale dell'8 novembre 2016 sono state apportate modifiche al decreto del 9 dicembre 2014 del Ministro dello sviluppo economico.

Con decreto ministeriale del 7 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 24 febbraio 2017, sono state approvate modalita' e termini per la concessione delle agevolazioni, a valere sulle risorse del Programma operativo nazionale «Imprese e competitivita'» 2014-2020 FESR, a favore di imprese che realizzano programmi di sviluppo per la tutela ambientale nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia.   La scheda dedicata è disponibile al seguente link: https://www.fasi.biz/it/agevolazioni/viewRestricted/15677-mise-contratti-di-sviluppo-per-la-tutela-ambientale-pon-imprese-2014-2020.html.

Sulla Gazzetta ufficiale del 22 maggio 2017 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 9 maggio 2017 che istituisce una riserva per il finanziamento degli Accordi di sviluppo di cui all'art. 9-bis del decreto 9 dicembre 2014.

Sulla Gazzetta ufficiale del 14 settembre 2017 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 2 agosto 2017 che modifica il decreto ministeriale del 9 agosto 2016. In base al nuovo provvedimento, i 50 milioni attribuiti dal decreto del 9 agosto 2016 ai Contratti di sviluppo nel Centro-Nord, a valere sul Fondo Crescita Sostenibile, sono destinati ad accordi di programma ovvero accordi di sviluppo sottoscritti, rispettivamente, ai sensi dell'art. 4, comma 6 e dell'art. 9-bis, del decreto 9 dicembre 2014 e ss.mm.ii.

Con decreto ministeriale del 2 agosto 2017 è stato istituito un nuovo regime di aiuto dedicato ai Contratti di sviluppo agroindustriali.

Con circolare n. 183851 del 24 novembre 2017 sono stati approvati chiarimenti sui contratti di sviluppo agroindustriali.

Con decreto del 18 dicembre 2017, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 1 febbraio 2018, sono state destinate ulteriori risorse finanziarie del Fondo per la crescita sostenibile al finanziamento dei contratti di sviluppo sottoscritti in forma di Accordi di programma o Accordi di sviluppo.

Con decreto ministeriale del 23 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 giugno 2018, sono state ampliate le modalità di intervento in favore delle imprese, prevedendo la possibilità per il Soggetto gestore, ad integrazione delle agevolazioni di natura contributiva o di finanziamento già previste, di intervenire alle normali condizioni di mercato nel capitale di rischio del soggetto proponente.  

Con decreto del 21 maggio 2018, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 16 luglio 2018, il Ministero dello Sviluppo economico ha assegnato 13.643.000 euro, a valere sulle risorse del Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020, allo strumento dei contratti di sviluppo nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).

Con decreto del 12 dicembre 2018 è stata incrementa la riserva per il finanziamento degli Accordi di sviluppo e Accordi di programma.

Con direttiva ministeriale del 19 novembre 2020, pubblicata sul sito del MISE il 3 dicembre 2020, è stato approvato il finanziamento a programmi di sviluppo coerenti con il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile.

Con il decreto ministeriale del 13 novembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2021, sono state introdotte modifiche alla disciplina in materia dei Contratti di sviluppo, Accordi di programma e Accordi di sviluppo, di cui al decreto ministeriale 9 dicembre 2014.

Con la direttiva del 15 aprile 2020, le risorse di cui alla legge di bilancio per il 2020 e al decreto Cura Italia sono state destinate al finanziamento di istanze di Accordo di programma o di Accordo di sviluppo relative a programmi di sviluppo ubicati sull’intero territorio nazionale, nel rispetto delle priorità individuate nella medesima direttiva.

Con il decreto ministeriale 5 marzo 2021 il MISE ha fornito disposizioni in merito all’utilizzo delle economie rinvenienti dall’attuazione della direttiva ministeriale 15 aprile 2020 e delle ulteriori risorse assegnate ai Contratti di sviluppo dal decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

Con la direttiva del 19 marzo 2021, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 aprile 2021, il Ministero delle Sviluppo economico ha approvato le norme attuative delle disposizioni in materia di contratti di sviluppo contenute nella legge di Bilancio 2021 (legge n. 178-2020).

Decreto direttoriale 4.8.2021 - Chiusura termini per esaurimento dotazione finanziaria

Decreto del 17 settembre 2021 - Riapertura dei termini per la presentazione delle domande per cui, con il decreto direttoriale 4 agosto 2021, era stata disposta la chiusura 

SOGGETTO GESTORE

Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia S.p.A.

BENEFICIARI

grande impresa,media impresa,micro impresa,Non Applicabile,piccola impresa

SETTORE

agricoltura,alimentare,audiovisivo,commercio,energia,farmaceutico,ict,industria,sanità,servizi,trasporti,turismo

FINALITÀ

innovazione,ricerca,start-up,sviluppo,tutela ambientale

CONTINENTE

Europa

NAZIONE

ITALY

REGIONE

-

PROVINCIA

-

IMPORTO

0

DATA CHIUSURA

-