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29

nov

2022

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

RIAPERTI I BANDI PER I CONTRATTI DI SVILUPPO "RINNOVABILI E BATTERIE"

AMBIENTE, CREDITO, FINANZA E CONFIDI, DIREZIONE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E ORGANIZZATIVA, PNRR

Il nuovo appuntamento di Confindustria Bergamo con le opportunità del PNRR è dedicato allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo per “Rinnovabili e batterie”.

Come indicato dal GSE nel primo rapporto trimestrale su “Energia e clima in Italia" con dati aggiornati al 30 settembre 2022, alla fine dello scorso anno in Italia risultano installati circa 58 GW da impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile nel settore elettrico, con il solare in cima alla classifica delle fonti green per potenza installata.

Tra il 2021 e il 2022 - osserva il Gestore dei servizi energetici - si registra una significativa accelerazione delle installazioni di impianti fotovoltaici, soprattutto quelli più piccoli. Questo anche per via dell’effetto incentivante di interventi normativi e fiscali come il Superbonus 110% e della maggiore convenienza delle rinnovabili alla luce dei crescenti prezzi dell’energia.

Ma in generale segnali di ripresa tra le installazioni si registrano anche per gli impianti di grossa taglia, con più di 400 MW da inizio gennaio al 30 settembre 2022.

L’energia pulita e rinnovabile è anche uno dei driver del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il PNRR italiano prevede che il 37% dei finanziamenti europei vadano a progetti green. Una parte importante di queste risorse è dedicata appunto all’energia prodotta da fonti rinnovabili, tramite investimenti dedicati a una varietà di fonti energetiche e tecnologie: dagli impianti onshore e offshore al biometano, passando per l’idrogeno verde.

Tra gli incentivi per lo sviluppo delle rinnovabili rivolti alle imprese e attivate tramite fondi PNRR ce n’è una di particolare interesse: i Contratti di sviluppo “Rinnovabili e batterie”. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede un’apposita linea di investimento dedicata, il cui obiettivo è promuovere lo sviluppo dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili e per lo storage.

Il budget messo a disposizione per il bando “Rinnovabili e batterie” è di 1 miliardo, ripartito fra tre linee di investimento:

  • “Tecnologia PV (PhotoVoltaics)”: sostiene investimenti privati nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento (400 milioni);
  • “Industria eolica”: sostiene investimenti privati nel settore della produzione di aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande (100 milioni);
  • “Settore batterie”: sostiene investimenti privati nel settore della produzione di batterie (500 milioni).

La prima finestra si è chiusa l’11 luglio 2022. Tuttavia, il numero di domande arrivate al Ministero dello Sviluppo Economico, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non è stato sufficiente ad assorbire per intero i fondi a disposizione: le richieste di agevolazione, infatti, riguardano il 63% del budget.

Il bando è stato quindi  riaperto relativamente ai fondi residui. Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 12.00 del 28 novembre e fino alle ore 17.00 del 28 febbraio 2023. A disposizione per la nuova tranche ci sono 358.251.807,14 euro così suddivisi: 

  • 142.204.677,55 euro per il sub-investimento 5.1.1 “Tecnologia PV”;
  • 58.473.985,71 euro per il sub-investimento 5.1.2 “Industria eolica”;
  • 157.573.143,88 euro per il sub-investimento 5.1.3 “Settore batterie”.

contratti di sviluppo, prevedono un mix di agevolazioni - finanziamento agevolato, contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa - il cui utilizzo e la cui combinazione vengono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti. Le spese ammissibili per le diverse linee di investimento, in ogni caso, non devono essere inferiori a 20 milioni di euro.

I programmi di investimento - da avviare successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni - devono essere coerenti con gli obiettivi della misura, quindi si tratta di programmi d'investimento produttivi di grandi dimensioni, finalizzati alla promozione e allo sviluppo dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili e per l’accumulo elettrochimico. Possono essere finanziati anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, purché strettamente connessi e funzionali agli investimenti produttivi.

Come per le altre misure finanziate dal PNRR, i progetti di investimento devono garantire il rispetto del principio «non arrecare un danno significativo» (DNSH - Do no significant harm). Inoltre, laddove dagli investimenti derivi un incremento occupazionale, i beneficiari degli incentivi devono impegnarsi ad assumere prioritariamente lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il Ministero, percettori di interventi a sostegno del reddito o disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo. Naturalmente, dopo aver verificato l’adeguatezza dei requisiti professionali agli incarichi previsti.

Agli aiuti possono accedere le imprese di tutte le dimensioni, in forma singola o associata. Limitatamente ai programmi congiunti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, le agevolazioni possono essere concesse anche agli organismi di ricerca e diffusione della conoscenza.

Le domande di agevolazioni devono essere presentate a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A., che procede alla verifica dei requisiti di ammissibilità e della disponibilità delle risorse finanziarie seguendo l'ordine cronologico di presentazione delle istanze.