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21

apr

2021

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

VACCINAZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. INDICAZIONI ATS BERGAMO. STEP 1

DIREZIONE, LAVORO E PREVIDENZA, SICUREZZA
Nell’ambito della cornice normativa di riferimento che contempla:
 
A livello nazionale
  • Il protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro
  • Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro
  • Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni SARS-CoV-2 e le Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti -SARS-CoV-2/COVID-19
A livello regionale
  • Delibera n° XI/4401 del 10/3/2021
  • Disciplinare richiamato dalla citata delibera (ancora in attesa di pubblicazione)
ATS Bergamo ha diffuso alcune prime indicazioni in merito alle modalità operative di pianificazione della vaccinazione in ambienti di lavoro valide per le aziende presenti sul territorio della Provincia di Bergamo. Infatti, la vaccinazione Covid19, seppur effettuata negli ambienti di lavoro, rappresenta un’iniziativa di sanità pubblica la cui responsabilità generale e supervisione rimangono in capo al Servizio Sanitario Regionale, per il tramite dell’Azienda Sanitaria di riferimento.
 
Quale primo passo verso l’adozione dei piani aziendali vaccinali (per i quali si attende un disciplinare regionale), l’ATS Bergamo propone alle aziende di verificare al proprio interno:
  1. la presenza dei requisiti dimensionali, organizzativi, strutturali e ambientali minimi meglio dettagliati in allegato;
  2. la disponibilità del medico competente o di altro personale sanitario responsabile della supervisione del processo vaccinale;
  3. il numero dei lavoratori eventualmente interessati alla campagna vaccinale in azienda.
Premesso che ad oggi non sono note:
  • la disponibilità né tipologia dei vaccini che verranno messi a disposizione delle aziende (in particolare la tipologia è elemento condizionante, anche al fine di garantire le adeguate modalità di conservazione del vaccino);
  • la data a partire dalla quale si potrà procedere alla vaccinazione in azienda;
Confindustria Bergamo ha formulato ad ATS Bergamo alcune specifiche FAQ (vd. allegato) dalle quali è possibile evincere quanto segue:
  1. l’ATS attiverà una fase di invio dei piani vaccinali da parte delle aziende, attraverso portale/canali esclusivi;
  2. è possibile procedere all’attivazione di punti vaccinali in azienda in caso di popolazione lavorativa sufficientemente numerosa (almeno 100 lavoratori);
  3. le domande saranno passibili di analisi e vaglio da parte di ATS, che si riserva la facoltà di procedere a sopralluoghi in azienda (nel caso di attivazione dei punti vaccinali straordinari aziendali) e di rigettare i singoli piani, anche proponendo soluzioni alternative;
  4. le soluzioni alternative (uniche attivabili in caso di aziende al di sotto dei 100 lavoratori) contemplano la possibilità di: avvalersi di linee vaccinali presso centri esistenti formalizzate da ASST a ATS; convenzioni con strutture sanitarie private (o Inail) da parte di singole aziende, o gruppi di imprese, anche tramite l’Associazione di riferimento; accordi con le farmacie per le micro imprese e artigiani;
  5. la campagna potrà essere avviata solo in caso di disponibilità dei vaccini, nella fase di vaccinazione massiva e le domande verranno soddisfatte con ordine cronologico, salvo ulteriori interventi e disposizioni nazionali/regionali o territoriali.
Va in ogni caso garantito il pieno rispetto dei protocolli e delle disposizioni nazionali e territoriali in materia di vaccinazioni (attuali e successive modifiche), nonché la normativa riguardante la riservatezza e la privacy, la volontarietà dell’adesione e non discriminazione dei lavoratori; il consenso informato e il trattamento dei dati sanitari.
Al riguardo, un ruolo centrale riveste il medico competente (o altro medico individuato dall’azienda) che dovrà garantire la correttezza dell’intero processo vaccinale. ATS Bergamo fornirà ai soli medici rientranti nella campagna vaccinale la possibilità di accedere a SIAVR (per la registrazione dell’avvenuta vaccinazione del lavoratore) nonché allo specifico percorso formativo obbligatorio EDUISS (necessario altresì per il personale sanitario eventualmente impegnato insieme al medico nella campagna vaccinale).
Le aziende che procederanno all’avvio del piano aziendale dovranno garantire, nei modi e tempi previsti, il richiamo vaccinale, laddove previsto.
 
CONCLUSIONI
 
Alla luce di quanto sopra, ferma la facoltà delle aziende di aderire alla campagna vaccinale negli ambienti di lavoro, si invitano gli interessati a verificare quanto sopra e a procedere alla raccolta delle adesioni dei lavoratori, nel rispetto della normativa già richiamata, al fine di identificare il numero dei lavoratori da vaccinare e poter procedere alla tempestiva redazione e comunicazione dei piani aziendali, una volta definite le modalità da parte degli organi preposti (allo scopo si veda possibile bozza di comunicato aziendale in allegato).
 
Confindustria Bergamo sta valutando alcune ipotesi per meglio supportare le aziende per le quali non vi fossero i presupposti per procedere all’attivazione di punti vaccinali aziendali, ferma la necessità da parte di queste ultime di comunicazione dei piani aziendali ad ATS per l’adesione alla campagna vaccinale.
 
 
Per gli aspetti di salute e sicurezza:
 
Roberta Cavalleri
Area Energia, Sicurezza, Ambiente e CSR
Tel. 342 6539024 – e-mail: r.cavalleri@confindustriabergamo.it
 
Roberto Fiandri
Area Energia, Sicurezza, Ambiente e CSR
Tel. 366 6606701 – e-mail: r.fiandri@confindustriabergamo.it
 
Per gli aspetti di privacy e trattamento dati personali:
 
Valentina Bono
Area Lavoro e Previdenza
Tel. 340 2464901 – e-mail: v.bono@confindustriabergamo.it