22
ott
2019
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AMBIENTE. END OF WASTE. VERSO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA
AMBIENTE, DIREZIONE
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Meloncelli Monica
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Ieri le Commissioni riunite Industria e Lavoro del Senato hanno approvato un testo legislativo che dovrebbe risolvere l’attuale situazione di forte criticità in materia di END OF WASTE (cessazione della qualifica di rifiuto).
Il testo è inserito come emendamento nell’iter di conversione in legge del DL sulle crisi aziendali che da questa mattina è in calendario dei lavori di Aula in Senato, dove è probabile il ricorso alla fiducia da parte del Governo.
Il provvedimento, in scadenza il 3 novembre, dovrà poi passare alla Camera per la seconda e presumibilmente ultima lettura.
La norma recepisce le richieste portate avanti dalle Associazioni dell'Appello a Governo e Parlamento dello scorso 25 luglio, che ha visto Confindustria come soggetto promotore.
In particolare, le richieste accolte riguardano la reintroduzione del meccanismo del caso per caso in capo alle Regioni.
Saranno queste ultime a decidere in sede di autorizzazione senza alcun intervento preventivo dello Stato.
La norma introduce anche i nuovi criteri europei per il rilascio delle autorizzazioni end of waste caso per caso e fa salve le autorizzazioni esistenti.
E’ previsto un registro nazionale per le autorizzazioni, sia esistenti che di prossimo rilascio.
Il testo approvato delinea inoltre un meccanismo di controlli a campione ex post sui titoli rilasciati con attribuzioni in capo ad ISPRA e Ministero dell’Ambiente.
Il testo approvato delinea inoltre un meccanismo di controlli a campione ex post sui titoli rilasciati con attribuzioni in capo ad ISPRA e Ministero dell’Ambiente.
In allegato riportiamo il testo approvato ieri dalle Commissioni del Senato e il Comunicato Stampa che Confindustria e le altre Organizzazioni hanno diffuso questa mattina sul tema.
Va precisato che il testo di legge definitivo sarà quello risultante dalla conclusione dell’intero iter legislativo; tuttavia, l’approvazione di ieri è un forte segnale per l’auspicata positiva risoluzione della questione.
Per una migliore comprensione della tematica e per altri dettagli in merito ricordiamo a tutti gli interessati la circolare di Confindustria Bergamo n° 2019/423 del 01/10/2019.
